Sommario
I pirati informatici del phishing sfruttano le applicazioni aziendali più usate camuffandosi da marchi e servizi noti. I ricercatori di ThreatLabz hanno scoperto che i brand di punta come Microsoft, OneDrive, Okta, Adobe e SharePoint sono i bersagli principali per queste imitazioni. Il motivo? La loro diffusione capillare nelle aziende e l’alto valore delle credenziali utente che si possono rubare. Questo fenomeno è stato amplificato dal boom dello smart working dal 2020, rendendo questi marchi ancora più appetibili per i phisher visto l’utilizzo intensivo per la collaborazione e il lavoro a distanza. Pensate a Microsoft Windows, il sistema operativo più usato al mondo: era prevedibile che i phisher ne sfruttassero l’universalità. Infatti, Microsoft si è classificata come l’azienda maggiormente imitata.
Top 10 delle aziende più imitate nel phishing
Compagnia | Settore di attività |
Microsoft | Multinazionale statunitense d’informatica |
OneDrive | Spazio di archiviazione nel cloud di Microsoft |
Okta | Servizio di gestione delle identità sviluppato per il cloud |
Adobe | Software house statunitense |
SharePoint | Piattaforma software CMS sviluppata da Microsoft |
Telegram | Applicazione di messaggistica istantanea |
pCloud | Servizio di archiviazione cloud |
Social Network | |
DHL | Servizi di spedizione |
Applicazione di messaggistica istantanea |
Oltre a queste aziende, altri bersagli comuni includono:
- Istituzioni finanziarie (banche, carte di credito, PayPal)
- Servizi web (posta elettronica, social media)
- Siti di e-commerce (Amazon, eBay)
Perché le piattaforme di servizi cloud sono bersaglio del phishing?
Le credenziali di accesso a OneDrive e SharePoint possono essere molto preziose per i cybercriminali. Possono usarle per:
- Rubare dati sensibili: I file archiviati su OneDrive e SharePoint possono contenere informazioni riservate come dati finanziari, documenti legali o informazioni personali.
- Diffondere malware: I cybercriminali possono caricare file malware su OneDrive o SharePoint e quindi condividere i link con gli utenti ignari. Una volta che un utente fa clic su un link e scarica il file, il malware può infettare il suo dispositivo.
- Commettere frodi: Le credenziali di accesso possono essere utilizzate per effettuare acquisti non autorizzati o trasferire denaro dai conti degli utenti.
Consigli per evitare di cadere nella rete dei phisher
È importante essere consapevoli di queste minacce e adottare precauzioni per proteggersi dalle truffe di phishing. Ecco alcuni consigli:
- Verificare sempre l’indirizzo email e l’URL del mittente: Le email di phishing spesso provengono da indirizzi email che assomigliano a quelli legittimi, ma con piccole modifiche. Fai attenzione a qualsiasi discrepanza ortografica o grammaticale.
- Non fare clic su link o allegati sospetti: I link di phishing possono indirizzare a siti web fasulli progettati per rubare le tue credenziali. Se non sei sicuro della legittimità di un link, non fare clic su di esso.
- Passare il mouse su link e allegati: Molti provider di posta elettronica mostrano l’URL di destinazione quando passi il mouse su un link. Se l’URL sembra strano o non corrisponde all’indirizzo email del mittente, non fare clic su di esso.
- Mantenere aggiornati software e sistema operativo: Gli aggiornamenti spesso includono patch di sicurezza che possono proteggere da vulnerabilità note sfruttate dai phisher.
- Utilizzare un antivirus e un anti-phishing affidabili: Questi programmi possono aiutarti a identificare e bloccare le email e i siti web di phishing.
- Essere diffidenti dalle offerte troppo belle per essere vere: Le truffe di phishing spesso utilizzano un senso di urgenza o di opportunità per indurre le persone a compiere azioni impulsive. Se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è.
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